Impressioni sul festival ICT (edizione 2013)
- 3 minutes read - 527 wordsUn paio di settimane fa stavo sfogliando, come ogni giorno, i miei feed RSS, leggendo del più e del meno. A un certo punto mi sono imbattuto in un articolo in cui si parlava di un evento a Milano, chiamato Festival ICT. L’impostazione non sembra la solita, l’evento è nuovo, le aziende presenti non sono tantissime e ne scorgo alcune interessanti: mi incuriosisce. Così, eccomi qui a darvi un piccolo resoconto su questa nuova manifestazione che si affaccia per la prima volta nel panorama dell’ICT.
A Milano e dintorni, nonostante il numero sia calato ultimamente, è possibile trovare una gran quantità di eventi ICT in tutte le salse: piccoli o mastodontici, convegni, workshop e chi più ne ha più ne metta. L’impostazione di alcuni però è molto formale, più basata sull’apparenza piuttosto che sui contenuti. Altri eventi invece puntano tutto su aspetti profondamente tecnici, perdendo però il focus sul vero motore di questo campo: le relazioni.
Con questo nuovo festival, organizzato da Areanetworking.it e Ethos Media, le cose sono state un po’ diverse. Il format, come dicevo, è nuovo e la direzione è abbastanza chiara: spazio ai contenuti di qualità, con interventi non più lunghi di 25/30 minuti giusto per dare il “la” alla curiosità sull’argomento trattato. Si è parlato principalmente di cloud in tutte le sue accezioni, secondo il paradigma “… as a service“. Le sale conferenza erano letteralmente immerse nello spazio espositivo, così come lo erano alcune aree adibite con sedie e tavolini il cui scopo era offrire uno spazio dove confrontarsi privatamente e in modo informale con i relatori o con gli espositori, a margine degli eventi o degli stand. Devo dire che, a mio modo di vedere, questa è l’altra idea vincente dell’impostazione: facilitare le relazioni. Più di una volta infatti mi sono ritrovato a chiacchierare con alcuni addetti e il fatto di farlo seduti davanti ad un caffè aiuta molto a sciogliere quel velo di eccessiva formalità che alle volte ci si porta dietro. Ottimo.
Un altro punto a favore è stata la copertura social dell’evento: lo staff di social manager del festival è presente e molto reattivo, specialmente su Twitter. Attraverso il profilo @festivalICT è molto facile risalire anche agli altri profili social degli espositori: ora con alcuni di loro ci seguiamo a vicenda e questo sarà davvero utile in futuro. Ancora una volta la creazione delle relazioni si dimostra essere il vero motore del fare business in ambito ICT.
Osservazioni su alcuni difetti di gioventù: c’erano davvero pochi espositori e alcune partecipazioni erano, secondo me, un pochino stiracchiate dal punto di vista della coerenza col campo dell’ICT. Per quanto riguarda le presenze, il sito parlava di 1500 persone alla chiusura delle registrazioni online ma l’impressione (personale e quindi discutibile) è che non sia stato un vero e proprio pienone seppur con un buon riscontro di pubblico. Come è facile intendere, sono tutti difetti di gioventù rimediabilissimi e spero in una prossima e più grande edizione: ci tornerò sicuramente. Infine un ringraziamento a Gruppo Reti, che mi ha permesso di essere presente all’evento.
P.S.: ho fatto davvero poche foto, la prossima volta sarò molto più attento a curare questo aspetto 😉